La Japanese cotton cheesecake o cotton cheesecake, è una torta che ha una consistenza tutta sua e spiegarvela non è molto semplice ma ci proverò.
Al primo impatto, quello che viene in mente guardandola è che somiglia tanto ad un pan di Spagna, e forse per la leggerezza ci siamo pure ma non per la struttura.
La consistenza o meglio l’inconsistenza è simile ad un soufflé e la cremosità è quella del classico New York cheesecake.
Questa ricetta ha impazzato per anni nel web ma io, da brava food blogger qual sono l’ho vista, me ne sono innamorata, l’ho studiata , ho salvato millemila ricette e visto altrettanti video, in inglese in giapponese e spagnolo, cercando quella accreditata, fattibile e con le dosi che avrei voluto.
Quindi, dopo più di 5 anni, ho deciso che era venuto il momento di agire.
Le versioni in rete sono tantissime e si discostano a volte per la sequenza con cui vengono aggiunti gli ingredienti, i tempi di cottura, le dosi per gli stampi, gli accorgimenti e persino tutti i commenti negativi; che puzzava di uovo, che sembrava una frittata, che crepasse in superficie e che la cottura fosse ostica.
Ma da testarda e decisa quale sono, non mi sono fatta scoraggiare ed ho pensato che solo provando, avrei potuto dire la mia.
Razionalmente, ho pensato che la ricetta più accreditata potesse essere quella di siti giapponesi con relativi video e sottotitoli in inglese.
Il che si traduce in trasposizione di ingredienti e dosi, per la ricetta perfetta, in consigli e trucchi per evitare questo o quel problema e come risolverlo.
E arriviamo al D-Day in cui ho deciso che ormai dovevo mettere in pratica tutta la teoria studiata e tirar fuori o un capolavoro o una ciofeca, per dirla alla Totò.
Ebbene, la meraviglia quando l’ho sfornata, il constatare che mi era venuta! Una bambina davanti ad un negozio di giocattoli sarebbe stata meno eccitata.
E poi, e poi il taglio, una nuvola cremosa, un budino traballante in cui il coltello affonda come nel burro morbido.
All’assaggio, una crema morbida e voluttuosa ma inconsistente, profumata di limone e vaniglia che avvolge il palato in tutta la sua freschezza.
Di più non posso raccontarvi, dovete solo assaggiarla per decidere se vi piace o meno.
Leggete bene tutto il procedimento e le note con gli accorgimenti e se volete guardate il video completo su Instagram, nelle storie in evidenza, vi aiuterà certamente.
La ricetta:
- Ingredienti per uno stampo di 20 cm:
- 200 g di Philadelphia
- 6 uova grandi del peso di 65/70 g
- 80 ml di latte intero
- 80 g di farina
- 10 g di amido di mais
- 140 g di zucchero semolato sottile
- 60 g di burro
- La scorza di un limone grattugiata
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 1 pizzico di sale
- Accendete il forno in modalità statica a 160°. Rivestite di carta forno la base e le pareti dello stampo facendola aderire con poco burro.
- Sgusciate le uova e separate i tuorli dagli albumi, tenendo questi ultimi in frigo fino al momento di utilizzarli.
- Mettete il burro, il latte e il formaggio in un pentolino, ponete su fuoco a fiamma medio/bassa e mescolate con una frusta fino a che il tutto si sarà amalgamato e fuso, senza fare bollire il composto.
- Aggiungete ora uno per volta i tuorli, mescolando vigorosamente per non farli cuocere.
- Unite al composto anche la farina setacciata con l’amido di mais, la scorza grattugiata del limone, la vaniglia e il sale. Mescolate per amalgamare e sciogliere i grumi di farina. Passate tutto il composto al setaccio.
- Montate gli albumi con le fruste elettriche ed appena iniziano a schiumare aggiungete il limone e un ⅓ dello zucchero. Lavorate con le fruste per ⅔ minuti ed aggiungete ancora una parte dello zucchero. Lavorate ancora il composto per altri ⅔ minuti e aggiungete infine l’ultima parte dello zucchero, lavorando il composto fino a che diventerà lucido e compatto. Smettete di lavorarlo quando tirando su le fruste dal composto la meringa formerà il classico becco d’anatra non troppo sostenuto, cioè leggermente cadente. Non andate oltre.
- Unite ora alla crema di formaggio e uova ⅓ di meringa mescolando dal basso verso l’alto per amalgamarla. Appena i due composti saran no dello stesso colore, versatelo nella meringa e mescolate delicatamente ma con decisione con una spatola, facendo un movimento dal basso verso l’alto per non smontare il composto.Mescolate accuratamente raschiando bene la base della ciotola in modo da unire i due composti. Quando il composto sarà uniforme e dello stesso colore, versatelo nello stampo e mettete quest’ultimo in una teglia che possa contenerlo. Infornate nella parte più bassa del forno in modo che la resistenza superiore sia più lontana possibile dalla torta, pena il crack in superficie. Versate nella teglia dell’acqua bollente ( riscaldata fin quasi all’ebollizione ) fino ad ⅓.
- Chiudete il forno, abbassate la temperatura a 150° e cuocete per 40 minuti.
- Trascorsi i 40 minuti, aprite per un attimo il forno, richiudetelo ed abbassate la temperatura a 130°. Cuocete per altri 40 minuti.
- Trascorso il tempo, fate la prova stecchino e se dovesse essere umido protraete la cottura per altri 10 minuti sempre a 130° ( non preoccupatevi che questa torta non asciuga, quindi è meglio tenerla un poco in più, anziché correr il rischio che sia cruda).
- Controllate ancora e cuocetela fino a che lo stecchino non sarà asciutto ( dipende dal forno che si ha ).
- Una volta che vi siete assicurati della cottura, spegnete, togliete la teglia con l’acqua e rimettete la torta in forno con lo sportello socchiuso per circa 15 minuti.
- Sfornate la torta e fatela riposare ancora 10 minuti prima di sformarla.
- Fatela raffreddare in frigo per ⅔ ore e mangiatela in purezza o con dello zucchero a velo.
Alice says
Non servono parole, questa foto dice tutto <3 dice che la voglio fare troppoooo perchè è strabuona!
lamammacuocò says
Aliii! Grazie bionda 😍😍😘
Giulia says
È bellissima! Ho già provato con successo alcune tue ricette, grazie per aver condiviso anche questa che cercavo disperatamente.
L’unica cosa che spesso non ho chiara, però, è la misura delle teglie che utilizzi. In questo caso, per esempio, è da 20 cm?
Grazie!
lamammacuocò says
Quando le misure sono importanti per la riuscita di una ricetta, lo scrivo sempre. Come in questo caso