Jim Lahey,
vi dice nulla questo nome?
No? E se vi dico, pane senza impasto? O pane senza impasto cotto in pentola? O meglio ancora, nella sua lingua, no-knead bread?
Si accende la lucina no?
Ancora no? Ok, ve lo dico io.
Jim Lahey è un newyorkese, arrivato in Italia per imparare l’arte della panificazione.
Attraverso deduzioni ed esperimenti, ha realizzato che il lavoro, dato da impastamento che sfinisce e nobilita l’arte della panificazione, poteva essere risparmiato in nome di una più semplice attesa in cui il lievito avrebbe fatto lo sporco lavoro per noi.
Tornato a New York ha fatto faville mettendo a punto il metodo no-knead per il pane, conosciuto ormai a livello mondiale.
Dunque, niente fatica, niente impasto per un pane a dir poco favoloso!
Croccante fuori, profumato e con una mollica alveolata umida.
Per realizzare questo pane però, dovete un pò sovvertire quello che è il vostro concetto di pane/buono = fatica/sacrificio.
Niente di tutto ciò.
Bastano cinque minuti , una ciotola, una forchetta, acqua e lievito oltre ad una pentola che possa andare in forno, per pesare e -non -impastare, dimenticare il tutto per 12/18 ore, riprendere l’impasto e infornare, punto!
Il risultato? Non vi sembrerà possibile l’abbiate fatto voi!
La spiegazione è lunga, ma di una semplicità disarmante.
Credetemi, è piu complicato descriverlo che farlo, ma se mi seguite passo passo avrete un successo che aumenterà di molto la vostra autostima di panificatori/trici compulsivi.
Questa è la ricetta base di questo pane, ma con lo stesso impasto, potete realizzare anche delle baguette o stecche o del pane integrale ai cinque cereali che sono altrettanto spettacolari.
Tempo di preparazione | 5 minuti |
Tempo di cottura | 45 minuti |
Tempo Passivo | 18/20 ore |
Porzioni |
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- 445 grammi di Farina Manitoba o farina con alto indice proteico - io Caputo rossa -
- 350 grammi di acqua fredda 12°/18°
- 2 grammi di lievito di birra fresco o 1 grammo di lievito di birra secco
- 5 grammi di sale
- 5 grammi di zucchero
- q.b. farina di semola rimacinata di grano duro
Ingredienti
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- In una capace terrina mettete la farina, il sale e lo zucchero e mescolare. Sciogliete il lievito in poca acqua presa dal totale, versatela nella farina insieme al resto dell’acqua. Mescolate con un cucchiaio di legno con un movimento molto lento, giusto il tempo per far assorbire l’acqua alla farina. Il risultato finale sarà un impasto molto grezzo e appiccicoso - non preoccupatevi è così che deve essere - Coprite col coperchio del contenitore o con pellicola e dimenticatelo per 12/ 18 ore a temperatura ambiente.
- Trascorso il tempo di riposo, prendete un canovaccio e spolverizzatelo di farina di semola - abbondate pure - e fateci cadere l'impasto dalla ciotola - guardate la sequenza fotografica che vi aiuterà a capire tutti i passaggi - Prendete i quattro angoli dell’impasto come se fosse un fazzoletto e portateli verso il centro come a volerlo chiudere. Girate l'impasto, portando le pieghe sotto e richiudete il canovaccio. Fate lievitare per circa due ore - può essere lasciato da un minimo di un'ora e mezza ad un massimo di tre ore.
- Ora dovete ricordare solo di accendere il forno, in modalità statico, alla massima temperatura mezz’ora prima di infornare - se ad esempio sono le 17 e avete formato il panetto e messo a lievitare, dovrete infornare alle 19, quindi, dovete accendere il forno alle 18.30 - mettendo al suo interno anche la pentola -poco importa il materiale della pentola, ghisa, acciaio, pietra ecc. basta che abbia coperchio e che possa andare in forno.
- Trascorsa quindi mezz’ora, munitevi di guanti da cucina, prendete la pentola, togliete il coperchio e rovesciarci il panetto, in modo che la parte di sotto venga a trovarsi sopra - il lato con le pieghe -Chiudete con il coperchio e mettete in forno per 30 minuti. Trascorsi i 30 minuti, togliete il pane dalla pentola e infornatelo per altri 10/15 min senza pentola, direttamente sulla griglia del forno, abbassando la temperatura a 180° tenendo la porta del forno leggermente aperta da un cucchiaio - serve a rendere la crosta più croccante facendo uscire il vapore -Trascorso il tempo, togliete il pane dal forno e mettetelo a raffreddare in verticale, magari appoggiato a qualcosa.
Alessandra says
Il mio pane preferito realizzato dalla mia blogger preferita <3
Questo pane è uno spettacolo come te e come le tue foto, sempre topppp!
lamammacuocò says
Amica mia ?? hai sempre una parola gentile per me. Grazie sempre ❤❤❤
damiana says
Lo faccio di sicuro…E’ una magia,sto pensando alla pentola?
lamammacuocò says
Davvero lo è Damiana! Comprala!! ??
manu says
E si che lo conosco questo pane.
Grazie per averlo condiviso.
Ti abbraccio
lamammacuocò says
Un abbraccio a te ?
Adriana Gerosa says
Ciao! magnifico questo pane.. non vedo l’ora di provarlo 🙂
Volevo solo farti una domanda, io non ho una pentola in ghisa, ma si una in coccio (quelle marroni per capirsi, che credo servivano a fare altro, come la polenta…hahaha) regalata da mia mamma. Ha il tappo quindi penso possa andare bene.. mi potresti confermare? Non vorrei mettere il pane a cucinare e fare dei disastri.. 🙁 Grazie in anticipo! E ancora magnifica ricetta!!! Buona giornata!!!
lamammacuocò says
Scusa se non ti ho risposto ma ho avuto problemi con le mail
Credo che tu abbia risolto. Comunque va bene qualunque pentola di riscaldi e di chiuda
Debora says
Ciao, bellissimo! Ti chiedevo del passaggio del canovaccio, cioè dopo le 12 /18 ore una volta rivoltato sul canovaccio e fatto le pieghe come bisogna chiuderlo, se eventualmente è meglio metterlo dentro un contenitore. In più quante pieghe, come hai mostrato nella foto, andrebbero fatte! Grazie!
lamammacuocò says
Ciao. Scusami ma nello specifico cosa non ti è chiaro? Le pieghe sono quattro a fazzoletto, come ho spiegato e il pane si cuoce in una pentola con coperchio che possa contenerlo. Ma l’ho spiegato nel l’introduzione al post e nella ricetta. Un saluto
gaia says
Ciao. Io purtroppo non ho alcuna pentola che possa andare in forno (se ho la pentola non ho il coperchio e viceversa). Sarebbe possibile cuocerlo direttamente sulla placca del forno?
lamammacuocò says
Cuoco sulla placca e mettine un’altra sopra. Devi creare una camera di vapore
Magnolia says
Ciao Elisa, questa ricetta è assolutamente eccezionale!!! Complimenti davvero! L’ho appena provata e mi ha stupita , proprio come hai detto tu nella descrizione, non mi sembrava possibile di averlo fatto io! È stata una scoperta magnifica. Grazie veramente!
Se può essere d’aiuto a qualcuno che come me, inizialmente, si è posta il problema della pentola, io non avendo una pentola con coperchio adatta al forno, ho usato una semplice tortiera e come coperchio ho improvvisato una teglia d’alluminio per pizza, di quelle usa e getta per intenderci. Insomma, direi che hanno svolto il loro compito ugualmente bene 😊
Elisa non mi resta che cercarti si Facebook!
Valentina says
Ciao! Volevo sapere, quando si prepara l’impasto nella fase iniziale, deve restare grumoso o o va mescolato fino a quando diventa un impasto liscio? Grazie 🙂
lamammacuocò says
No, deve essere grumoso
rosaria says
gentilissima, l’immagine del pane ed i relativi commenti mi hanno messo voglia di cimentarmi. io di solito per il pane utilizzo mezza dose di manitoba e mezza di semola di grano duro, pensi che usare le due farine possa andare bene anche in questo caso? mille grazie!!
lamammacuocò says
Prova così ti rendi conto di persona se è fattibile. Io con questo impasto non ho mai provato ma non credo ti verrà fuori qualcosa di immangiabile
Patry says
Salve volevo sapere io ho il lievito madre secco quanti grammi dovrei mettere? Grazie mille
Antonella Stara says
Ciao!! Ho appena sfornato la mia seconda pagnotta fatta con la tua ricetta, in una teglia di coccio con coperchio, tipica ungherese.
E’ meravigliosa!!! Croccante fuori morbida e alveolata dentro!!!! Non potevo credere che l’avessi fatto io!!!
Ora, pero, ti devo chiedere una cosa…….sto “coltivando” il lievito madre……quanto ne devo usare per fare questa pagnotta? Grazie in anticipo!! Antonella
Rosanna says
Scusa ma si può usare il lievito madre e se si in che percentuale?
Grazie
Galeazzo says
La prima volta che panifico, un successone, grazie !! Il pane che ho sempre desiderato, una grande soddisfazione ed un gran gusto.
lamammacuocò says
Ne sono felice!
Giusi says
Ma se volessi farne due nello stesso tempo posso dividere l’impasto o devo impastare separatamente??
lamammacuocò says
Puoi dividerlo
Dario says
Salve, scusi ma nella descrizione si legge che al momento di rovesciare il panetto nella pentola le pieghe devono rimanere in alto e quindi visibili. Ho per caso letto male? Perché mi sembrerebbe strano, dappertutto in rete risulta il contrario.
Grazie in anticipo per la risposta.
lamammacuocò says
Buongiorno. No, ha letto benissimo. Il taglio va in alto così con il vapore che sprigiona l’impasto nei primi 15 minuti il taglio si apre e permette una maggiore alveolatura. Non so in rete cosa ha visto ma questo va fatto così. Buona giornata