Ancora chiacchiere.
Potrebbe essere il titolo di un quotidiano politico o quello di un dibattito elettorale, ma è, molto più semplicemente, quello che leggete, nella sua accezione gastronomica.
Chiacchiere, galani, frappole, sfrappole, cenci, crostoli, frappe, insomma, ritagli di pasta, fatta con uova, farina, zucchero, aromi per profumare ed una parte alcolica per lo sviluppo di bolle, rigorosamente senza usare lievito chimico.
Ancora chiacchiere, perchè di ricetta ne ho già postata una, quella classica, tradizionale, le chiacchiere di casa mia insomma.
Cosa ha di diverso questa?
In primis è del Maestro Iginio Massari, e, devo continuare?
Quanti di voi, avrebbero pensato all’uso della farina manitoba per un impasto da friggere?
Alla sua ricchezza di glutine, che permette una stesura della pasta sottilissima senza che si spezzi, proprio perchè fortemente elastica?
Al fatto che assorba poco olio in frittura, aiutata anche dalla giusta temperatura dell’olio?
Tutte cose all’apparenza semplici, assodate, quasi scontate…
eppure, fino a che qualcuno non ci pensa e sperimenta, sembra che nessuno ci arrivi, a questa verità scontata.
Quindi, tutti geni sì, ma dopo, molto dopo.
Eccovi dunque la ricetta per realizzare queste chiacchiere, che in verità avevo visto in rete un po’ dappertutto e che mi promettevo di provare al più presto.
Ah, dimenticavo, accompagnatele con il sanguinaccio, altrimenti che chiacchiere sono?
Tempo di preparazione | 10 minuti |
Tempo di cottura | 30 minuti |
Tempo Passivo | 1 ora |
Porzioni |
6/8 persone
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- 500 grammi farina forte 300/ 320 W oppure se usate manitoba, tagliatela cosi:
- 400 grammi Farina Manitoba
- 100 grammi farina 00
- 175 grammi uova circa 3/4 ma pesatele!
- 60 grammi burro a temperatura ambiente
- 60 grammi zucchero
- 4 grammi sale
- 1 limone la scorza grattugiata
- 50 grammi marsala io liquore strega
Ingredienti
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- Mettete la farina a fontana su una spianatoia. Fate un buco al centro e versateci tutti gli altri ingredienti. Impastare tirando man mano tutta la farina dall’esterno al centro, fino a formare un panetto.
- In alternativa, mettete tutto in un robot o una planetaria e impastate fino alla formazione della palla. Lasciate riposare il panetto, ricoperto di pellicola, per almeno un'ora prima di friggere.
- Ora dovete tirare la sfoglia il più sottile possibile - chi ha una macchina per la pasta, può evitarsi la faticaccia del matterello - io ho tirato con la macchina della pasta, passando due volte per lo stesso numero nel rullo, fino ad arrivare all’ultima tacca, ottenendo così una sfoglia molto sottile.
- Tagliate, dalla sfoglia, tante losanghe e fate un taglio in mezzo - serve ad evitare che diventi una bolla gigante - Friggere in olio a 170°/175°, poche per volta - ci vorranno pochi secondi per lato -fino ad esaurire l’impasto. Sgocciolate su carta assorbente e spolverizzate di zucchero a velo.
- Far riposare l'impasto almeno un'ora serve a ridistendere la maglia glutinica e riuscire a tirare la pasta senza che faccia effetto molla - io ho impastato la sera e fritto il giorno dopo.
- Stendete la pasta il più sottile possibile, altrimenti risulterà poco croccante.
- Controllate la temperatura dell'olio, che dovrà rimanere sempre tra i 170° e i 180°. Con temperatura inferiore assorbirà olio e superiore diverrà un biscotto secco.
Alessandra says
Che bello quando posso commentarti le ricette che ho mangiato realizzate dalle tue manine sante!!
Beh, la bontà di queste chiacchiere è davvero unica, un impasto leggerissimo e croccantissimo, c’è poco altro a aggiungere!
Ma veniamo alle foto. Sei stata bravissima come sempre, mi piacciono da morire, hai pure congelato lo zucchero! Ma stavolta lo sei stata ancor di più… noi sappiamo 😉
Sempre più brava amica mia, continua così perché sei troppo gajarda e tosta! <3
lamammacuocò says
Ma è mai possibile che dopo ogni tuo commento devo ingoiare più volte per il groppo alla gola?? Succede perché so che pensi tutto quello che scrivi…speriamo di restare gajarde ancora per un po’, mi serve, lo sai! Un abbraccio mega, amica mia! ❤
Mary Vischetti says
Le tue chiacchiere sono fantastiche Elisa e mi piace tantissimo l’idea di impastare in anticipo! Bravissima!
Un abbraccio,
Mary
lamammacuocò says
Grazie Mary, io impasto sempre in anticipo, ne guadagna il sapore e la morbidezza della pasta. Un abbraccio a te cara ?