La babka o il bobka o il babba altri non è che una brioche di origine polacca e di tutto l’est Europa, magistralmente adottato dalla popolazione ebraica che ne ha fatto il lievitato pasquale della cultura kosher.
Molto famoso presso la comunità ebraica americana, vede in quel di New York, il suo massimo splendore.
Questa versione di babka, scelta delle admin di Re-Cake, arriva proprio da New York e precisamente dal blog del Cavoletto di Bruxelles, ed è proprio quella ebraica.
Un lievitato profumato che racchiude una farcia al cioccolato fondente e frutta secca a guscio, intrecciato e lucidato con miele e acqua di rose.
Una brioche non propriamente leggerissima, essendo ricchissima di cioccolato, ma morbidissima e con una bella alveolatura, un sapore ricco che crea dipendenza, al punto che ne ho fatte già tre questa settimana, con sommo piacere dei miei figli.
Ho esordito con la prima babka ed il primo dolore alla schiena, diagnosticatomi come infiammazione del nervo sciatico ed evolutosi in lombocruralgia, che non è la malattia virale dei lombrichi ma l’infiammazione del nervo crurale.
La seconda è venuta da sola, dato che ero costretta a casa – un solo giorno eh – e che dovevo pure passare il tempo!
La terza ed ultima – per ora – l’ho fortemente voluta per poterla fotografare, visto che ha piovuto per giorni con conseguente cielo buio e cupo.
Quindi, mie care admin, trovate un premio speciale da dare a chi come me, stoicamente, babka in modo seriale e serio! Ormai io e le babka siamo una cosa sola.
Ah, dimenticavo, è di un buono!
Che aspettate? Fatela!
Tempo di preparazione | 30 minuti |
Tempo di cottura | 30/35 minuti |
Tempo Passivo | 16/18 ore |
Porzioni |
2 babka
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Ingredienti
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- Versate la farina, lo zucchero, il lievito (sciolto nell'acqua prevista) e la buccia grattugiata del limone. nella ciotola della planetaria.Aggiungete le uova e iniziate a impastare con la frusta a kappa a velocità 1,5. Dopo una decina di secondi aggiungete anche il cucchiaino di sale e continuate ad impastare per circa 5 minuti. Aggiungere ora il burro – tolto dal frigo 1 ora prima – a fiocchetti facendolo incorporare prima di versare il successivo pezzetto. Proseguite fino a far incorporare tutto il burro. Sostituite la frusta a kappa dalla planetaria con il gancio e impastate per altri 10 minuti o fino a che il composto non risulta liscio, setoso e ben incordato. Coprite l’impasto con pellicola a contatto e lasciate lievitare a temperatura ambiente per un paio d’ore e poi altre due ore in frigo oppure come ho fatto io, tutta la notte in frigo.
- Versate la farina, lo zucchero, il lievito (sciolto nell'acqua prevista), la buccia grattugiata del limone e le uova in una ciotola ed iniziate a impastare - unite anche il sale dopo una decina di secondi dall'impasto - per circa 5 minuti o fino a che l'impasto diventa compatto e non più appiccicoso. Aggiungete ora poco per volta il burro impastando energicamente per farlo assorbire. Non mettete il pezzo successivo prima di aver fatto assorbire il precedente e proseguite così fino ad incorporare tutto il burro. Lavorate l'impasto per una decina di minuti per renderlo liscio e setoso. Coprite l’impasto con pellicola a contatto e lasciate lievitare a temperatura ambiente per un paio d’ore e poi altre due ore in frigo oppure come ho fatto io, tutta la notte in frigo.
- Fate sciogliere il burro con il cioccolato a bagnomaria, aggiungete lo zucchero a velo e il cacao, mescolate bene il tutto, quindi fate raffreddare il composto.
- Tirate fuori l’impasto dal frigo e lasciatelo a temperatura ambiente per due ore, dividetelo a metà e stendete le due metà in due rettangoli di circa 30x40cm. Spalmatele con la crema di cioccolato, cospargete con 1 cucchiaio di zucchero per parte e i pistacchi.
- Formate un rotolo arrotolando l'impasto dal lato più lungo, quindi tagliate il rotolo per metà nel senso della lunghezza.
- Formate una treccia e mettetela in uno stampo da plumcake ricoperto di cartaforno. Ripetete lo stesso procedimento per l'altra parte di impasto.
- Lasciate lievitare a temperatura ambiente per due/tre ore poi infornate a 160° in modalità ventilata o 180° statico mettendo alla base del forno un pentolino con acqua bollente. Cuocete per 30-35 minuti, o fino a quando infilzando uno stecchino ne uscirà asciutto.
- Preparate lo sciroppo per lucidare il dolce scaldando leggermente il miele insieme all'acqua di rose e l’acqua e spennellate le trecce appena sfornate.
Alcuni consigli:
- Usate assolutamente una farina di forza, cioè con alto indice proteico perché questi impasti ricchi e pesanti non sopporterebbero tutte queste ore di lievitazione e collasserebbero dandovi un lievitato pesante e senza alveoli.
- Il riposo in frigo - anche di sole due ore - fa maturare l'impasto oltre che farlo lievitare con conseguente beneficio per il nostro organismo - se vi interessa l'argomento andate qui.
- Fate lievitare l'impasto, sia nella prima che nella seconda lievitazione, sempre alla stessa temperatura e lontano da correnti e luoghi freddi - basterà metterlo nel forno con un pentolino d'acqua bollente e riscaldare ogni tanto il pentolino riposizionandolo nel forno in modo che ci sia sempre un ambiente caldo/umido.
Con questa ricetta partecipo a Re-Cake2.0 di ottobre
elisa says
bellissima! veramente!
lamammacuocò says
Grazie Elisa!
SARA says
Strepitoso… tutto! dal post alle foto! grazie <3
lamammacuocò says
Ma grazie Sara! Anzi grazie a te e al gruppo per le ricette!
Michela says
Grazie per segnalare sempre la variante dell’impasto a mano. Per molto tempo ho usato l’impastatrice per i lievitati con pessimi risultati, poi si è rotta ed ho cominciato a impastare a mano con splendidi risultati, quindi continuo così. Appena passtata la Pasqua farò questa meravigliosa brioche con l’inevitabile ciccolato avanzato dalle uova e ti farò sapere
lamammacuocò says
Mi metto nei panni di chi vorrebbe fare l’impasto ma non ha macchinari ma solo tanta passione 😊
Aspetto la tua creazione allora, buona Pasqua Michela 😉
Michela says
..fatta, buonissima e apprezzata anche dal compagno che non ama troppo i dolci.., in queste festività di Pasqua ho provato anche i biscotti da inzuppo, favolosi anche quelli nella loro semplicità. Grazie le tue ricette sono molto precise e affidabili e da quando si è rotta la planetaria i lievitati lavorati a mano mi vengono benissimo, alla prossima