Degli gnocchi all’acqua piccoli piccoli, senza incavare, fatti con semola rimacinata e conditi con seppie, scarole, olive nere e pinoli e soprattutto senza patate.
A casa mia gli gnocchi si sono sempre fatti senza patate, tanto che io da piccola pensavo si facessero solo così.
Mia madre li chiamava gnocchi a pasta cotta, perché l’acqua calda “cuoceva” un po’ la farina.
Io penso che quello di fare gli gnocchi all’acqua ( cosa molto di moda oggi ) non sia stato, per mia madre, un vezzo dettato dall’essere a dieta o dal rendere la sua cucina più “alternativa”.
Quello che spingeva mia madre, cuoca sopraffina, a rendere pratici la maggior parte dei piatti, era, la necessità di sfamare una famiglia di sei persone, con quantità, qualità e velocità.
Sei persone, tra cui tre fratelli di oltre un metro e ottanta nel pieno del vigore giovanile e che mangiavano come una “terra crepata” ( cit. nonna ).
Ogni giorno a pranzo si calava dal chilo al chilo e mezzo di pasta, accompagnata da sughi vari, verdure, pesce o legumi.
Pasta e fagioli, zuppa di pesce, la genovese, pasta patate e provola, la lasagna…
Capite la necessità, di quella santa donna di mia madre, di semplificare quanto più possibile una cucina non proprio pratica come quella napoletana?
Riscaldare un po’ d’acqua e impastare con la farina, mettere a riposare il tutto mentre si faceva un sughetto veloce e farsi aiutare dai figli a formare gli gnocchi ed incavarli, era, il solo modo per fare gli gnocchi.
Anche perché, a casa nostra, c’erano spesso “voglie” improvvise di questo o di quel figlio, e, quindi, cuocere le patate, farle raffreddare un pochino, schiacciarle e impastarle, avrebbe richiesto troppo tempo.
Io, nel quadro evolutivo genetico di mia madre ho dato il mio ulteriore contributo, ricordate il 24º cromosoma?
Oltre a fare gli gnocchi all’acqua, non li incavo nemmeno, li faccio solo molto piccoli, simili a sferette e li abbino a verdure, pesci e carni, perché trovo che l’amido che rilasciano leghi in modo superbo tutti gli intingoli.
Poi, coi miei amati piatti di mare, vuoi mettere?
Mettete su l’acqua, andiamo…
INGREDIENTI per 4 persone
Per gli gnocchi di semola rimacinata
- 100 gr di farina di semola rimacinata
- 100 gr di farina 00
- 100/120 gr d’acqua ( a seconda dell’assorbimento ) calda a 40/45º ( importante perché é l’esatta temperatura dell’acqua che dà la giusta consistenza agli gnocchi )
Per le il condimento alle seppie
- 2 seppie di medie dimensioni
- una scarola piccola
- 100 gr di olive nere di Gaeta
- 30 gr di pinoli ( facoltativi )
- 1 aglio fresco
- olio evo
- 1/2 bicchiere di vino bianco
Procedimento gnocchetti
- Mettere le due farine a fontana su una spianatoia e fare un buco al centro.
- Aggiungere l’acqua ( per chi non possiede un termometro basta immergere un dito e accertarsi che l’acqua sia leggermente più calda della nostra mano ) e cominciare a impastare prendendo la farina dall’esterno portandola al centro.
- Impastare raccogliendo tutta la farina e formare un panetto.
- Lavorarlo qualche minuto fino a che diventa liscio.
- Coprire con pellicola e far riposare 10 minuti.
- Formare dei rotolini grandi come un mignolino e tagliarli molto piccoli.
- Stenderli sulla spianatoia infarinata mentre prepariamo il condimento.
Procedimento condimento gnocchetti
- Pulire le seppie e ridurle a pezzetti piccoli con le forbici.
- Pulire la scarola dalle foglie esterne e tenere quelle più croccanti.
- Sciacquare la scarola e tagliarla a pezzetti.
- Cuocere la scarola per circa 5/7 minuti in una padella dove avremo fatto imbiondire mezzo aglio fresco ( tenere l’altra metà per le seppie ) in 3 cucchiai di olio evo.
- Aggiungere le olive denocciolate, i pinoli e salare. Spegnere quando si sarà asciugata tutta l’acqua di vegetazione. Togliere dalla padella e tenere da parte.
- Nella stessa padella mettere 4 cucchiai di olio evo e l’altra metà dell’aglio.
- Aggiungere le seppie e far rosolare qualche minuto.
- Sfumare col vino e appena evapora, salare e spegnere la fiamma.
ASSEMBLAGGIO piatto
- Cuocere gli gnocchetti in abbondante acqua salata e appena saranno saliti a galla calcolare 3/4 minuti e scolare.
- Versare nella padella con la seppia ( accendiamo il fuoco ) e unire la scarola.
- Mantecare qualche minuto aggiungendo se è il caso un mestolino d’acqua degli gnocchi.
- Servire con un filo d’olio evo.
Alessandra says
Ormai sai che sono una fan sfegatata degli gnocchi all’acqua o pasta cotta o chiamiamoli come vuoi 😀 Avevo pensato anche io di provare una versione con la semola e posso solo immaginare quanto siano DIVINI conditi con questo intingolo!
‘Ste foto però a quest’ora non si possono guardare… FAME!
lamammacuocò says
Tu li hai guardati, io li ho mangiati! Sono ottimi con la semola Ale e poi con gli intingoli di mare…??
tizi says
io questi gnocchi voglio provarli da tanto, e conditi così mi ispirano ancora di più… amo i profumi mediterranei e su un piatto così mi ci butterei a capofitto! tra l’altro sono andata a curiosare nel post sul 24°cromosoma e mi sono sentita tanto simile a te: pure io a volte mi faccio prendere dalla frenesia, dall’ansia, ma poi non c’è di meglio che ritrovare il sorriso pasticciando in cucina!
un bacione cara, e buon fine settimana… senza levatacce, mi raccomando 😉
lamammacuocò says
Speriamo di riuscire a tenere sotto controllo la frenesia Tizi ? provali davvero, sono veloci e ottimi con qualsiasi sughereto. Buon fine settimana a te cara ☺️