LA MINESTRA
Partiamo prima col dire che cos’è la minestra maritatata. La minestra maritata, come dice il termine stesso, é un matrimonio di verdure e carni che si uniscono per creare uno dei piatti più antichi della tradizione culinaria napoletana.
Nel libro “a Napoli si mangia così” dello storico e giornalista Vittorio Gleijeses, si parla dell’origine di questo piatto e si dice che ve ne fosse traccia già nel “De coquinaria” di Apicio.
La teoria più accreditata lo fa però risalire al 1300, con la venuta degli spagnoli; infatti, possiamo trovare in Spagna un minestra molto simile la “olla potrida” che tradotta, é la sorella gemella del “pignato grasso” o appunto minestra maritata.
É una ricetta lunga e richiede tempo e pazienza ed anche una certa esperienza per dosare carni e verdure che unite possano dare il giusto sapore senza prevaricare le une sulle altre.
Si usano verdure come minestra o broccolo nero, cavolo verza, scarolelle e cicoria.
Carni come tracchie di maiale, coperta di costata di manzo, salsiccia, pollo o gallina e cotenna di maiale o prosciutto crudo.
Ma come ormai siete abituati a sentirmi dire e come é prassi per tutte le ricette di tradizione, c’è più di una ricetta cosiddetta tradizionale, solo perché é tradizione presso la propria famiglia farla così. Le materie prime essenziali sono le stesse e variano nell’aggiunta di qualche verdura in più o pezzi di carne diversi.
TRENDADUE DICEMBRE
Ora che vi ho spiegato abbondantemente in cosa consiste questo piatto, vi spiego il trentadue dicembre.
È un film di Luciano De Crescenzo in tre episodi, l’ultimo dei quali, interpretato da Enzo Cannavacciuolo nei panni di uno squattrinato papà che non può “sparare” i botti di capodanno perché senza una lira. Promette così al figlio piccolo che appena farà soldi li comprerà e farà il “suo” capodanno.
Poco importa se i soldi arriveranno solo il 12 gennaio spiega il protagonista in commissariato, dove si trova per una denuncia di schiamazzi notturni in seguito ai suoi botti, già vietati l’ultimo dell’anno, figurarsi in una notte qualsiasi.
Non vi sto a raccontare tutto il film, lo scopo non é quello, mi è solo servito per spiegarvi che siccome la minestra maritata si fa per tradizione a Napoli e provincia il giorno di Santo Stefano, io non avendola fatta, ma solo mangiata come ospite, ho deciso di farla ora perché ho voglia, tempo e la vedo adattissima al freddo di questi giorni.
Questo é il mio TRENDADUE DICEMBRE. È questa é la MINESTRA MARITATA, che é una cosa seria assai.
INGREDIENTI per 4/6 persone
1 cavolo verza di medie dimensioni
1 kg di scarolelle
1 kg di cicorie
500 gr di minestra ( broccoli neri )
2 cosciotti interi di pollo
1/2 kg di salsiccia fresca
1/2 kg di tracchie di maiale
700 gr di carne da brodo ( coperta di costato o muscolo ) o guanciale
cotenna di prosciutto crudo
1 cipolla rosa di Montoro o cipolla di Tropea
1 costa di sedano
1 carota
2,5 lt d’acqua
PROCEDIMENTO
- La prima cosa da fare é pulire, sciacquare le verdure e tagliare la verza eliminando i costoni duri.
- Cuocerle poi in acqua una alla volta e tenerle da parte – operazione che si può fare anche il giorno prima e tenerle in frigo- .
- Preparare un brodo di carne mettendo a bollire l’acqua con le verdure tagliate a pezzi e le carni – se si vuole un brodo più leggero, togliere la pelle al pollo – più qualche pezzo di cotenna di prosciutto crudo lavata e pulita, aggiungere del sale.
- Controllare la cottura delle carni che avranno tempi diversi. Togliere man mano i pezzi che si sono già cotti.
- A cottura ultimata di tutte le carni e le cotiche, toglierle dalla pentola conservandole in una parte del brodo e tenerle da parte.
- Nel brodo rimasto, che coleremo con un setaccio, versare ora tutte le verdure bollite e strizzate.
- Cuocerle per circa 15/20 minuti dal bollore e aggiustare di sale.
- Servire la minestra mettendo nel piatto le verdure accompagnate da un pezzetto di ogni tipo di carne. Aggiungere a piacere del pecorino se si vuole.
~DRITTA
Si possono aggiungere, mentre si cuociono le verdure nel brodo, delle croste di parmigiano pulite dalla parte esterna ( basterà grattarle con la lama liscia di un coltello ). Darà maggior sapore al brodo.
Alessandra says
Uè, con la Russo non si scherza, e neanche con la minestra maritata! 😀
Bellissimo racconto come sempre, adoro conoscere le origini dei piatti.
Una bontà unica!
lamammacuocò says
È con la minestra maritata che non si scherza! ??? bacio piccola
lisa says
Spettacolare anche se non credo di trovare mai qui le scarolelle ne tanto meno i broccoli neri .
mi piace da morire!
lamammacuocò says
Vorrà dire che dovrai assaggiarla qui!! ??
tizi says
belle queste ricette antiche, tradizionali! questa poi mi pare particolarmente adatta per queste giornate fredde 🙂
complimenti Elisa 🙂
lamammacuocò says
Grazie Tizi ? si, adattissime ☺️?
Francesca Piccirillo says
Storia e tradizione del piatto raccontati e descritti alla perfezione..foto luminose e ben curate stile di una blogger elegante e professionista nel suo lavoro..complimenti Elisa…sono una romanticona e mi piace leggere quegli articoli che raccontano,che parlano da soli..un abbraccio ?
lamammacuocò says
Sono i commenti come questi che danno un senso a quel che faccio e mi fanno venire voglia di continuare. Sei un babà Francesca, grazie di cuore ??
roberta morasco says
Eccomi finalmente, l’avevo vista su ig ed eccomi a leggere la ricetta!
Cosa serissima questa minestra! Buonissima, con ilo freddo che fa qui oggi, ne vorrei un bel piattone!
Foto bellisisme Elisa!
Un abbraciotto grande!
Speriamo di vederci presto 🙂
lamammacuocò says
Grazie Robi ? si dai che ci vediamo qui!!! Un abbraccio a te ?
roberta morasco says
…abbraCCiotto …sta tastiera :))
lamammacuocò says
???
Vale says
avevo già visto questa ricetta su FB ma dovevo assolutamente venire ad annotarmi gli ingredienti! TO DO!!! Bacioni
lamammacuocò says
Baci a te Vale! ☺️?