La ricetta di oggi di per sé non é complicata, piuttosto un pò lunga e articolata…vi siete giá spaventati? Ma dai! Mica possiamo bypassare continuamente i fornelli? Anche quelle cose cosiddette fresche hanno bisogno di un minimo di cottura…pensiamo ad una pasta fredda, certo sarà anche fresca quando la mangi, ma almeno la pasta va cotta, anche se la condiamo con pomodoro fresco e basilico, no? E poi oggi cuciniamo un signor piatto…una portata unica, un antipasto, se facciamo porzioni uniche o un secondo d’effetto…o perché no, per una cenetta all’aperto a lume di candela, accompagnato da un aglianico freddo ( questa è la mia opzione! )… senza parlare della bontà… Il calamaro ripieno di pane, olive di Gaeta che con il loro amarognolo smorzano la dolcezza del mollusco, pecorino per la sapidità, prezzemolo in abbondanza per la sua freschezza e i tentacoli spezzettati e ripassati in padella con aglio profumato…ma non finisce qui, questo spettacolo di “piatto” lo accompagniamo con una dadolata di verdure ancora croccanti e dolcissime…ma ancora non vi é venuta l’acquolina? E poi non lo sapete che dopo la fatica ci sono le soddisfazioni, i complimenti e le coccole? Chi diceva in vino veritas? Andiamo…si cucina…
Calamari ripieni con dadolata di peperoni, melenzane e zucchine
Ingredienti per 4/6 persone
2 calamari grandi ( di 20/25 cm di lunghezza ) oppure
4 medi ( 14/18 cm )
1/2 kg di pane raffermo di ottima qualità ( non pane a lievito )
10 olive nere di Gaeta denocciolate e ridotte a pezzetti
2 cucchiai di pecorino romano
1 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaino di farina o amido di mais ( maizena )
Un grosso ciuffo di prezzemolo tritato
Olio evo, aglio, sale e pepe q.b.
1 peperone giallo
1 peperone rosso
3 zucchine medie ( 400/500 gr in tutto )
1/2 kg di melenzane
Procedimento
Per prima cosa mettere il pane in ammollo in acqua fredda
pulire i calamari dalle interiora e dalla pelle esterna, togliere gli occhi e la bocca; lasciare le sacche integre per il nostro ripieno e ridurre a pezzettini i tentacoli
Ripieno
Mettere 5 cucchiai di olio evo in una padella larga ( ci servirà poi per cuocere anche i calamari giá ripieni ) insieme ad uno spicchio d’aglio che toglieremo quando si imbiondirà; versare i tentacoli nella padella e far rosolare finchè si asciuga l’acqua che emetteranno e saranno diventati rosa
aggiustare di sale e lasciar intiepidire.
Strizzare il pane e metterlo in una boule insieme alle olive, il pecorino, il prezzemolo, i tentacoli ( con tutto il loro olio e sughetto), sale e pepe
mescolare fino a che tutti gli ingredienti si sono ben amalgamati
riempire con il ripieno i calamari e chiuderli alla sommità con degli stuzzicadenti per non far uscire il ripieno durante la cottura
Cottura
versare nella padella dove abbiamo cotto i tentacoli 6 cucchiai di olio evo insieme ad uno spicchio d’aglio, che toglieremo una volta imbiondito ( mi raccomando, cottura dolce, fiamma bassa, l’aglio deve solo sudare e cedere profumi all’olio, non friggere! ); mettere ora i calamari che faremo dorare pochi minuti per lato
sfumare col vino bianco e far evaporare; salare i calamari ed aggiungere nella padella un roux fatto con un cucchiaino di farina o maizena mischiato a poco olio, in modo da formare una piccola pallina ( serve ad addensare il sughetto dei calamari ); coprire con coperchio e far cuocere giusto 5 minuti ( altrimenti i calamari diventano duri e bisogna cuocerli per almeno 20/30 min )
Dadolata di verdure
Far raffreddare e preparare nel frattempo le verdure che puliremo e taglieremo a dadini piccoli; cuocere ogni verdura da sola in poco olio per 5/7 minuti
tranne le melenzane che vanno immerse in olio, altrimenti ne assorbono troppo ( la melenzana cotta in poco olio, l’assorbe tutto risultando unta e molliccia )
mettere a scolare su carta assorbente tutte le verdure una volta cotte; unirle tutte insieme aggiustando di sale
tagliare il calamaro ad anelli, napparlo con la sua cremina servirlo con la dadolata di verdure.
~Dritta
Il calamaro ripieno si presta benissino come finger food da servire anche freddo in un party in piedi, magari poggiato sulla dadolata che metteremo in un cucchiaio ( prendere per questo scopo calamari più piccoli, con un diametro che vada in un cucchiaio ).
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